Pagamento INPS in arrivo? Scopri subito se ti spetta e come ottenerlo

Il pagamento INPS È una di quelle cose che si tende a dare per scontate, finché non sia davvero bisogno. Quando arriva, a volte nemmeno lo si nota subito. Altre volte, invece, lo si aspetta con ansia, specie in certi periodi dell’anno dove le spese sembrano spuntare da tutte le parti. Vale quindi la pena capire come funziona e, soprattutto, Chi ha diritto a riceverlo.

Come funzionano i pagamenti INPS

Non tutti i pagamenti INPS sono uguali. C’è chi riceve la pensione, chi l’assegno di inclusione, chi un bonus una tantum o un sostegno per figli a carico punto la varietà è ampia. Ma il principio resta lo stesso: bisogna averne diritto secondo requisiti ben precisi, e questi cambiano spesso. Non sempre è facile tenere il passo con le novità.

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Un errore comune pensare che basti fare domanda una volta e poi tutto vada avanti da sé. In realtà, molte prestazioni vanno rinnovate ogni anno. Altre, invece, si attivano solo in presenza di determinati eventi: perdita del lavoro, nascita di un figlio, malattia, eccetera. Ogni caso è a sé e saltare un passaggio può voler dire perdere il beneficio.

Per sapere se un pagamento è in arrivo, il modo più rapido e accedere al proprio fascicolo previdenziale sul sito dell’INPS. Serve lo SPID, una delle altre credenziali accettate. Una volta dentro, si possono vedere i pagamenti in programma, quelli passati, e quelli in attesa. Non serve chiamare o mandare PEC: si fa tutto da lì.

Dove e come chiedere aiuto

Chi non ha dimestichezza con questi strumenti può chiedere a un patronato. In molte città ci sono sportelli aperti anche senza appuntamento. Portando con sé un documento e il codice fiscale, si può ottenere assistenza gratuita per controllare la propria situazione. Meglio però andarci preparati, con una minima idea di cosa si vuole sapere.

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I tempi di pagamento non sono sempre uguali. Per esempio, l’assegno di inclusione viene pagato di solito verso la metà del mese, ma solo dopo che sono stati effettuati i controlli sulle condizioni familiari ed economiche. Le pensioni invece arrivano i primi giorni del mese, tranne quando ci sono festività di mezzo. In quei casi, tutto può slittare.

A volte l’INPS invia comunicazioni per spiegare ritardi o modifiche nei pagamenti. Ma non sempre le lettere arrivano in tempo e non sempre sono chiare. Alcuni messaggi finiscono nello spam della mail. Altri vengono recapitati via posta, ma dopo giorni. Conviene quindi controllare periodicamente il portale, o attivare le notifiche se possibile.

Quando il pagamento non arriva

Ci sono casi in cui il pagamento non arriva proprio. Le cause possono essere tante: un ISEE scaduto, dati bancari sbagliati, mancanza di requisiti. Quando succede, la prima cosa da fare è verificare lo stato della domanda. Se il sistema segnala un errore, bisogna correggerlo il prima possibile. In certi casi, si può fare tutto online. In altri server l’intervento umano.

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Il rapporto con l’INPS, va detto, non è sempre lineare. Alcuni trovano tutto semplice veloce, altri si imbattono in burocrazie lunghe. Una volta, ad esempio, un utente ha scoperto che il suo pagamento era bloccato per un errore nel codice fiscale del figlio. Una banalità, ma che ha richiesto settimane per essere risolta. Ecco perché è utile controllare i dati con una certa regolarità.

In determinati periodi dell’anno l’INPS effettua pagamenti straordinari, come il conguaglio di fine anno il bonus una tantum per famiglia a basso reddito. Questi accrediti spesso non vanno richiesti: vengono riconosciuti automaticamente se si possiedono i requisiti punto però non sempre si viene avvisati. Così, può succedere di ricevere un importo diverso dal solito e non capire il motivo.

Per concludere l’argomento

Va ricordato che alcune prestazioni sono compatibili tra loro, altre no. Ad esempio, si può percepire l’assegno unico insieme al reddito di cittadinanza (ora sostituito dall’ADI), ma con modalità particolari. Queste sovrapposizioni possono generare confusione e per evitare brutte sorprese, è meglio informarsi prima di fare domanda per più benefici insieme.

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Un altro dettaglio importante è dove arriva il pagamento. La maggior parte viene accreditata sul conto corrente, ma ci sono ancora persone che preferiscono il libretto postale o la carta prepagata. Alcune prestazioni, come l’ADI, vengono invece caricate su una carta specifica in caso di smarrimento della carta o chiusura del conto, è bene avvisare subito l’INPS altrimenti i soldi restano sospesi.

Che riceve un pagamento INPS deve conservare copia delle ricevute e dei documenti. Non tanto per una questione fiscale, quanto per evitare problemi futuri. Se dopo mesi arriva una richiesta di restituzione, avere tutta la documentazione è fondamentale. Alcuni fanno anche screenshot delle pagine con i dettagli del pagamento, per sicurezza.

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